Utilità del Carvedilolo nella angina pectoris instabile
Uno studio multicentrico che ha coinvolto 116 pazienti con angina instabile acuta sono stati randomizzati a ricevere un trattamento standard o un trattamento standard con l’aggiunta del Carvedilolo (25 mg 2 volte al giorno).
Il Carvedilolo come terapia aggiuntiva, ha prodotto una significativa riduzione della frequenza cardiaca media, della pressione sistolica media e del prodotto medio pressione/frequenza.
Il Carvedilolo sotto l’aspetto anti-ischemico ha determinato una riduzione del numero dei pazienti con episodi ischemici, una riduzione del numero medio degli episodi ischemici ed una riduzione della durata media degli episodi ischemici.
Gli effetti indesiderati si sono presentati nel 13,6% dei pazienti (8 su 59) nel gruppo Carvedilolo e nell’8,8% nel gruppo di riferimento (5 su 54).
Il Carvedilolo ha prodotto un miglioramento della situazione ischemica nei pazienti con angina pectoris instabile, ed ha ridotto la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa. A causa del possibile presentarsi di bradicardia e di ipotensione, il trattamento con Carvedilolo deve essere attentamente monitorato. ( Xagena )
Brunner M et al, Am J Cardiol 2000; 85: 1173-1178
Indietro
Altri articoli
Strategia invasiva rispetto a conservativa nei pazienti di 80 o più anni con infarto miocardico senza sopraslivellamento ST o con angina pectoris instabile
L’infarto miocardico senza sopraslivellamento ST ( NSTEMI ) e l’angina pectoris instabile sono cause frequenti di ricovero ospedaliero negli anziani....
Acebutololo nel trattamento della ipertensione, angina pectoris e aritmie
Sectral 400 mg compresse, trova indicazione nella ipertensione arteriosa di qualsiasi tipo e gravità; angina pectoris, tachiaritmie sopraventricolari ( tachicardia...
Insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata: confronto tra pazienti con e senza angina pectoris
Uno studio ha esaminato le caratteristiche e gli esiti dei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata (...
EMA su Trimetazidina: restrizione dell’indicazione nell’angina pectoris stabile ed eliminazione delle indicazioni vertigini, acufeni e disturbi della visione
L’EMA ( European Medicines Agency ) ha raccomandato di limitare l’uso di medicinali a base di Trimetazidina ai pazienti con...
Angina pectoris: la Ranolazina è dotata di un profilo di sicurezza favorevole
Uno studio, più ampio e più diversificato di quelli finora disegnati, ha valutato l’efficacia e la sicurezza di Ranolazina (...
Studio REDUCTION: trattamento dell’angina pectoris stabile con Ivabradina nella pratica quotidiana
L’efficacia antianginosa dell’Ivabradina ( Corlentor ) è stata studiata in studi clinici controllati; tuttavia la stretta selezione dei pazienti può...
Valore prognostico della turbolenza della frequenza cardiaca e sua relazione con l’infiammazione nei pazienti con angina pectoris instabile
La turbolenza della frequenza cardiaca fornisce indicazioni sulla funzione cardiaca autonomica ed esiti clinici in pazienti con infarto del miocardio.In...
Corlentor nella angina pectoris stabile cronica che non può essere trattata con betabloccanti
Il principio attivo di Corlentor è l’Ivabradina nei dosaggi da 5 e 7.5 mg.Corlentor si usa nel trattamento sintomatico dell’angina...
Europa: approvato Latixa per l’angina pectoris cronica
L’EMEA ( European Medicines Agency ) ha dato l’autorizzazione alla commercializzazione della Ranolazina ( Latixa ) nel trattamento dei pazienti...
Corlentor nel trattamento della angina pectoris cronica
Corlentor trova indicazione nel trattamento sintomatico dell’angina pectoris stabile cronica ( dolore toracico, alla mandibola e alla schiena a seguito...